« 1978 - 1984, Scuola di Alpinismo a Torino | Principale | the climber as visionary (parte prima) »

06/08/2011

Commenti

Feed Puoi seguire questa conversazione iscrivendoti al feed dei commenti a questo post.

buzz

Bello :-)

Stranamente, anche a me che ho vissuto gli anni dei Gong e della loro teiera volante, è venuto in mente immediatamente uno scrittore di fantascienza, ma è Robert Sheckley.
Leggere parti di suoi libri con la musica dei Gong e diciamo... un po' fuori dai normali canoni sensoriali, era una delle attività preferite, mie e di un gruppo di amici, di un certo periodo della mia vita. In particolare mi ricordo il romanzo Options.. in cui l'astronauta (di cui non ricordo il nome) partiva per cercare qualcosa di preciso e quindi si perdeva in un mondo irreale, incontrava strane creature... ricordo un'amica che insisteva per vedere in alcune parti di questo libro proprio dei riferimenti alla flying teapot :-)...

ma nel merito... penso che la tua chiave di lettura sia giusta. fa parte del percorso di molti in quel periodo, cercare la propria strada, una sorta di espansione senza limiti prefissati; così come la delusione successiva, quando i limiti divennero evidenti, i nostri, prima di tutto.

l'alpinismo, perchè quello era ciò che Motti faceva, ma poteva essere qualsiasi altra cosa, è un'attività umana e in quanto tale è grande e meschina nello stesso tempo, quanto possono esserlo gli uomini.

abbandonare la casa che brucia senza farsi domande, ovvero non chiedersi dove si sta andando, ma lasciare semplicemente quello che sentiamo non appartenerci, per poi ritrovarsi nuovamente in una casa che brucia...

questo può essere insopportabile.

buzz

Guarda cosa ho trovato (l'astronauta si chiamava Mishkin)

La bocca del serpente secerneva fantasie. Il suo respiro era pura illusione. I suoi occhi erano ipnotici e i movimeti delle ali lanciavano incantesimi. Anche la forma e le dimensioni erano illusorie, in quanto era capace di trasformarsi da gigantesco a microscopico. Ma quando si trasformò diventando più piccolo di una mosca, Mishkin lo catturò abilmente e lo infilò in una bottiglietta di aspirina.
-Cosa ne vuoi fare?- domandò il robot?
-Lo conservo finché non verrà il momento in cui potrò vivere nella fantasia-
-Perché non adesso?-
-Perché adesso sono giovane- rispose Mishkin- e devo vivere avventure, agire e soffrire. Più tardi, molto più tardi, quando i miei fuochi saranno consumati e i miei ricordi si saranno offuscati, libererò questa creatura. Io e il serpente alato ci avvieremo insieme verso quell’ultima illusione che è la morte. Ma non è ancora il momento.

climbing_pills

Bellissimo passo, e assolutamente in tema!
Gran bel contributo, Rob, grazie! Mi esaltano queste associazioni, sono mondi a sorpresa che si aprono uno dentro l'altro come scatole cinesi.
p.s. devo procurarmi quel libro.

climbing_pills

ma guarda tu, qualcuno l'ha scannerizzato e messo online: http://www.dlsan.org/dedicated/opzioni/indice.html

climbing_pills

e beccati sto incipit:

AVVISO
Le regole della normalità saranno temporaneamente sospese e nuove regole verranno istituite. Può darsi che quelle nuove siano diverse dalle vecchie. Non verrà fornito alcun indizio riguardo alle nuove regole.
La cosa migliore da fare è evitare situazioni conflittuali, passare il resto della giornata a letto, calmarsi.
O, se vi sembra noioso, potrei portarvi a fare una galoppata.

buzz

"Non verrà fornito alcun indizio riguardo alle nuove regole."

in tema... con l'articolo eh?

A proposito di scatole cinesi, sto proprio scavando nella memoria il ricordo di una situazione, in cui discutevamo di Flying Teapot, leggevamo Sheckley, ascoltavamo Klaus Shultze e Tangerine Dream. Se riesco ne faccio un racconto. :-)

climbing_pills

sì, dai! rac-con-to! rac-con-to!

buzz

mi hai fatto ammucchiare le cose al lavoro... ma l'ispirazione bisogna seguirla, finché c'è.
http://robuz.wordpress.com/2011/06/08/opzioni/

ciao, giggio.

climbing_pills

anch'io sto lavorando poco oggi ;)
mi è piaciuto molto il tuo post... ti ho lasciato un commento di là.
e mi è piaciuto molto questo gioco di sensazioni, a distanza di tempo e di spazio: grazie.

gianni battimelli

Vedo solo ora...

"Gianni Battimelli, ad esempio, scriveva a caldo agli amici della redazione della Rivista della Montagna:

"Certo che mi ha fatto incazzare, il non articolo di Gian Piero Motti. Come mi fa incazzare vedere una persona intelligente, che ha scritto cose intelligenti, sprecarsi in esibizionismi vuoti. Se Gian Piero voleva dire che è ora di finirla con i Messaggi, le Rivelazioni e le Verità Finali, ha scelto proprio il modo sbagliato di farlo. C'è già in giro, nella letteratura alpinistica, abbastanza misticismo zen-orientaleggiante di terzo e quart'ordine per aggiungerci anche le divagazioni vuote (metaforicamente e letteralmente) di Gian Piero. "Caro lettore, io non ho nulla da dirti". Proprio vero, peccato che per non dire nulla se ne vadano quattro pagine della Rivista."

Oggi Gianni commenta, a proposito di queste parole: "ok, sono troppo cattivo. Spero che non se la prenda nessuno, tanto meno Gian Piero - in fondo l'ha detto lui, che voleva fare incazzare la gente.""

Tanto per la pignoleria, non è un mio commento di oggi, era la chiusura della stessa lettera di allora. Perché non è che poi mi fossi davvero incazzato più che tanto...

climbing_pills

Ah! Sul topic di FV da cui avevo preso questi stralci non lo avevo capito. Adesso correggo l'articolo. Ciao Gianni :)

I commenti per questa nota sono chiusi.