E no, non è ancora finita. Tanto per cominciare, c’è ancora da fare la via in un colpo solo, dall’attacco all’uscita. E tanto per non smentire la sua vocazione al nonsense, per un bel po’ Hellza si lascia fare solo a metà, visto che è molto facile, una volta saliti i primi due tiri, trovare una quantità di valide scuse per piantarla lì e uscire allegramente per lo spigolo. Dunque, per la prima ripetizione integrale della via occorre attendere ancora un anno e mezzo, finché il 17 marzo 1979 con Fabrizio e Massimo Di Rao riusciamo a vincere la tendenza allo svacco e proseguiamo per tutti i tiri.
Nel frattempo era passato il 1978, anno in cui varie belle cose erano successe: avevamo scoperto le Calanques a Pasqua, il Verdon in estate, e a casa Max (con un tour de force apprezzabile, ma non comparabile con quello di Hellzapoppin’ né per numero di tentativi né per quantità di compagni utilizzati) aveva messo alla luce la sua creatura, Spiderman, dritta sul filo dello spigolo della Montagna Spaccata. Ecco qua tre dei protagonisti di questa narrazione allegramente pasquettanti ad En Vau:
Si noti, oltre che il vezzoso atteggiamento della splendida Olimpia Iorio, che le vecchie PA sono state definitivamente abbandonate per le EB, e che la tenuta generale (pantaloni bianchi, maglietta a righe e bandana rossa) è in perfetto stile CCC (californian clean climbing) anni ottanta.
Per il seguito, e a chiusura della storia, riporto qui testualmente un breve pezzo che scrissi nel 1989 per un numero di Alp in cui si dava notizia delle nuove vie “moderne” aperte a Gaeta verso la fine degli anni ottanta:
“Gaeta ha avuto per noi un significato particolare, non solo per averci regalato, verso la fine degli anni settanta, alcuni irripetibili momenti di arrampicata e di scoperta, ma anche perché, più che le altre pareti di casa nostra, è stata negli anni immediatamente successivi punto di incontro privilegiato con alcuni esponenti di spicco del mondo alpinistico-arrampicatorio venuti da fuori – cioè dal nord. Al momento dell’esplorazione “per noi” si è sovrapposto così quello della scoperta degli “altri”, e da questi incontri – per lo più casuali, più raramente organizzati – sono nate storie imprevedibili, si sono originate leggende, hanno preso l’avvio future celebrità…
Nela primavera del ’79 organizzammo un primo informale meeting dalle parti del Circeo, cui parteciparono quasi solo amici del Lazio e di quei pochi posti dell’Italia centrale dove c’era allora qualcuno che arrampicasse. Unica eccezione di rilievo, Sergio Martini, che avevo conosciuto qualche anno prima in Galles; con lui, e con un suo giovane amico-discepolo di Rovereto, passammo una bella giornata su Hellzapoppin’. Anni dopo, al festival di Trento, Maurizio Giordani mi ha ricordato che era lui il giovane quasi principiante in pedule rigide con cui avevo arrampicato quel giorno. E nello stesso anno, al ritorno dalla stagione estiva, subimmo lo shock, culturale più ancora che tecnico, di scoprire che un “foresto” si era permesso di aprire quattro vie nuove a Gaeta. Che diavolo, quella era “cosa nostra”. Lo straniero in questione era Diego Dalla Rosa, per noi allora un illustre sconosciuto, che riapparve in circolazione l’anno dopo in compagnia dell’altrettanto illustre ma già non più sconosciuto Manolo. Manolo, nell’ordine, aprì una bella via nuova, ci lasciò – allora – di stucco andandosene a spasso slegato sul primo traverso di Hellzapoppin’, fece la prima salita in libera di Spiderman, e decretò – e mai sarà sufficientemente biasimato per questo – che Spiderman era più bella di Hellzapoppin’. Intanto (e qui le date si confondono, ma dobbiamo essere proprio agli inizi dell’80) venne a mettere il naso da quelle parti, oltre che le mani e i piedi, Alessandro Gogna, che cominciava a fiutare profumi mediterranei mentre collezionava i Cento Nuovi Mattini. E fu, poco dopo, la prima consacrazione. Eravamo – Giorgio, Massimo, Fabrizio, le nostre storie e i nostri sdirupi sul mare – esposti al mondo su carta patinata, lanciati nella storia sulle pagine del nuovo vangelo. E venne Hellzapoppin’ 82, il raduno arrampicatorio che vide la consacrazione definitiva. Stavolta c’era un mucchio di gente, stampa compresa, nella persona di Emanuele cassarà. Franco Perlotto, che stava proprio allora inventando il free-climbing, si legò con Franco Bellotti e salì Spiderman. I due Franchi finirono sulla copertina della Rivista della Montagna, e da allora la celebrità di quel pezzo di pietra è seconda solo a Supercrack (insomma…) Nel frattempo, non so più se poco prima o poco dopo, un giorno ci imbattemmo all’uscita delle vie con tutta la banda di Marco Preti, e immediatamente Marco fu requisito da Fabrizio per tracciare una variante diretta a Spiderman, che non ha però goduto in seguito di grande popolarità. Pare che il Preti, in un attacco di misticismo arrampicatorio, si fosse dimenticato di mettere qualche chiodo (alcuni sostengono perché non ne sentiva il bisogno, altri pensano perché non ce n’era la possibilità…) Ormai, comunque, Gaeta era lanciata. Più tardi nell’82 Marco Bernardi, in missione a roma con Andrea Parodi e Nanni Villani per dibattere di arrampicatori e falchi pellegrini, fece la prima salita integrale “all free” nota di Hellzapoppin’ (il passaggio più duro era stato già “liberato” da Furio Pennisi poco prima).
Poi è stata inventata Sperlonga, e le migrazioni dei big della grimpe si sono spostate verso le file di spit e le alte difficoltà della parete del Chiromante e dintorni, mentre un capitolo finiva di chiudersi e si apriva tutta un’altra storia. E anche a Gaeta sono arrivati gli spit, e adesso che si rischia un po’ meno di una volta di finire dritti in acqua c’è qualcuno in più che passa il libera su Hellzapoppin’. Io continuo a tirarmi sui chiodi, Fabrizio continua a imperversare, vecchie facce continuano a circolare e facce nuove vanno e vengono in continuazione. Tempus fugit. Ah, la gloria.”
Era il 1989, e nel frattempo era arrivata l’arrampicata sportiva.
Gianni Battimelli
(fine)
Sempre piacevole leggere la prosa disincantata e ironica di Gianni :-)
Scritto da: buzz | 05/05/2011 a 07:52 m.
grazie batman
:-)
Scritto da: zietta | 05/10/2011 a 04:37 p.
Meraviglioso pezzo di storia!
Scritto da: Corrado | 01/08/2013 a 06:55 p.